Treviso, Ca' da Noal, dal giardino interno
Treviso, Ca' da Noal, dal giardino interno
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Link :
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Denominazione File :
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F 13472
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Titolo attribuito :
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Treviso, Ca' da Noal, dal giardino interno
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Titolo proprio :
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PALAZZO NOAL PRIMO RESTAURO 1935 -36
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Titolo serie/ sottoserie :
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Luogo della ripresa :
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Data della ripresa :
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Autore fotografia :
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Indicazioni sul soggetto :
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Treviso, Ca' da Noal (XV sec.), dal giardino interno.
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Definizione oggetto+spec :
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Formato :
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Materia e tecnica :
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Stato conservazione+spec :
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Voci generiche :
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N.Imm. Fondo :
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13472
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N. Inv. Fondo :
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11488.02
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Collocaz. Fondo-Scat. :
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50
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N.Imm. Archivio FAST :
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8957
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Fondo :
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Giuseppe Fini
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data acquisiz. Fondo :
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27/09/1989
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Note/Bibliografia :
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Casa da Noal, appartenuta alla famiglia omonima assieme all’adiacente Casa Robegan, dalla facciata affrescata da Capriolo agli inizi del 1500, costituisce la sede della sezione storica (lapidario) dei Musei Civici di Treviso, assieme al complesso di Santa Caterina ed al Museo Bailo. Entrambe le Case, di epoca quattrocentesca, sono caratterizzate da un porticato con cinque archi a sesto acuto ed, al piano primo, poggioli e bifore trilobate, decorate tutt’intorno ad affresco e finte tapezzeria. Ca’ da Noal e Ca’ Robegan, rappresentano uno dei più interessanti esempi di gotico tardo veneziano in Treviso. Nel corso della storia, Casa da Noal fu sottoposta a trasformazioni e restauri, non sempre accurati, che ne mutarono parzialmente l’aspetto originario; aspetto che fu recuperato con il sapiente restauro filologico di Mario Botter nel 1938. Da allora Casa da Noal fu destinata a luogo di raccolta di oggetti di importanza minore, nonché come sede del "Museo della Casa Trevigiana". Durante la Seconda Guerra Mondiale Treviso fu pesantemente danneggiata dai bombardamenti aerei e anche Casa da Noal, con le raccolte in essa contenute, fu semidistrutta nel 1944. Solo a guerra finita un altro intervento di recupero del Botter permise la sua ricostruzione. Attualmente nel giardino retrostante si può notare la presenza della piccola Casa delle Chiavi: si tratta di una costruzione anch’essa di epoca gotica che è stata portata lì da un altro luogo di Via Canova.
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