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Denominazione File :
B 12
Titolo attribuito :
L'ingresso della grande caverna del Sabotino
Titolo proprio :
Ingresso della grande caverna del Sabotino
Luogo della ripresa :
Data della ripresa :
Autore fotografia :
Indicazioni sul soggetto :
Un soldato appoggiato ad una parete rocciosa, all'ingresso della grande caverna del Sabotino. Porta un binocolo al collo e impugna un bastone.
Iscrizioni :
Definizione oggetto+spec :
Voci generiche :
N.Imm. Fondo :
12
N. Inv. Fondo :
12
Collocaz. Fondo-Scat. :
0
N.Imm. Archivio FAST :
5134
Fondo :
Gian Luca Badoglio
data acquisiz. Fondo :
13/01/2000
Note/Bibliografia :
Immagine sfuocata.
BATTAGLIA DEL SABOTINO - Prima del 1916, 20.000 soldati erano morti sul colle. Quindi si iniziò la costruzione di trinceroni paralleli per giungere a ridosso delle linee nemiche, riducendo lo scoperto al minimo. Mirabile fu l'organizzazione del lavoro a squadre specializzate. Al 74° succedette il 139° della Brigata Bari del Gen. Caviglia.La Battaglia di Gorizia iniziò il 6 agosto 1916.Badoglio comandava 5 battaglioni, 1 batteria da montagna, 2 compagnie del Genio, disposti sul versante isontino del colle e verso l'alto Sabotino. Installa il comando a Q352. Alle 7 del mattino le artiglierie aprirono il fuoco, ininterrottamente sino alle 4 del pomeriggio. Due larghissimi varchi furono aperti nei reticolati: le truppe vi si precipitarono.Alle 16.38 la vetta era in mano italiana.Alle 18.00 le truppe giunsero alla linea S.Valentino-S.Mauro e alle 20.00 erano alla passerella di S.Mauro sull'Isonzo. Il comando fu trasferito a S.Valentino.Il 7 agosto ci fu l'inutile controffensiva austriaca.L'8 agosto furono snidati gli ultimi austriaci nella grande caverna di Q609. Alle 19.30 venne l'ordine di attraversare l'Isonzo. Alle 8.00 del 9 agosto, attraverso S.Mauro, si passò l'Isonzo, comandante De Bono.

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