Cima da Conegliano, San Girolamo
Cima da Conegliano, San Girolamo
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Link :
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Denominazione File :
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M 116029
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Titolo attribuito :
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Cima da Conegliano, San Girolamo
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Titolo proprio :
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SAN GIROLAMO
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Titolo serie/ sottoserie :
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Luogo della ripresa :
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Autore fotografia :
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Altro autore :
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Indicazioni sul soggetto :
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Cima da Conegliano, San Girolamo, particolare, alla Pinacoteca di Brera.
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Iscrizioni :
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Definizione oggetto+spec :
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Formato :
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Materia e tecnica :
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Stato conservazione+spec :
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Voci generiche :
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N.Imm. Fondo :
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116029
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N. Inv. Fondo :
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99013
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Collocaz. Fondo-Scat. :
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293
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N.Imm. Archivio FAST :
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4409
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Fondo :
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Giuseppe Mazzotti
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data acquisiz. Fondo :
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22/11/1994
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Note/Bibliografia :
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La formazione di Giovan Battista Cima da Conegliano (1460-1518?) si svolge a Venezia nell'ambito culturale e figurativo veneto della seconda metà del '400, segnato dalla presenza di Alvise Vivarini, di Giovanni Bellini e di Antonello da Messina. Cima si rivolge ad Alvise Vivarini per la ripresa dei "volumi antonelleschi" tralasciandone, però, la maniera di fare ancora un po' gotica; ma più ancora si volge a Giovanni Bellini per l'antonellismo dalle forme più pienamente rinascimentali, per il "tonalismo belliniano" e per l'armoniosa animazione della natura".
Cima, a cui si deve la diffusione della cultura lagunare tardoquattrocentesca in terraferma, si distingue per il rigoroso senso formale e per il cromatismo brillante. La sua "sensibilità cromatica" ricca e profonda dà alle figure, ben individuate nella luce, una forma salda, quasi statuaria, che si traduce in una "compostezza classica". Il paesaggio di Cima è una cornice serena e tessuta da tenere memorie; talvolta sognato, più spesso reale, vive in stretta simbiosi e spiritualità con i personaggi che lo abitano. Il paesaggio diviene quindi visione realistica e testimonianza documentaria dell'aspetto della città di Conegliano tra '400 e '500.
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