(Cronologia)
Vittorio Sella (1859-1943) cominciò dalle montagne di casa, le Prealpi Biellesi, salendo a vent'anni il Monte Mars, da dove trasse, dopo diversi giorni di appostamenti, una panoramica con lastre al collodio umido preparate sul posto e da quel giorno, per i dieci anni a seguire, furono prevalentemente le Alpi Occidentali il suo terreno d'azione e di studio. Fu autore, tra l'altro di diverse “prime” invernali: nel 1882 salì il Cervino (che poi tenterà di salire nuovamente all'età di 76 anni), nel 1884 la Dufour al Rosa, l'anno seguente il Gran Paradiso e il Lyskamm (imprese elogiate da Marcel Kurz in Alpinisme Hivernal del 1925) e poi le traversate del Monte Bianco (1888) e del Rosa (1889). Ai successi alpinistici si affiancavano a poco a poco i riconoscimenti per le sue magnifiche fotografie, sia presso le esposizioni fotografiche nazionali sia da parte dei diversi club alpini, primi fra tutti quello svizzero e quello inglese. Poi, a partire dal 1889, cominciò a realizzare le spedizioni esplorative al di là delle Alpi: Caucaso (1889, 1890 e 1896), Monte Sant'Elia in Alaska (1897), Kanchenjunga (1899), Ruwenzori (1906), Karakorum (1909), che costituiscono una parte importantissima del suo archivio custodito presso l'Istituto e la Fondazione di Biella a lui intitolati. Se il Caucaso fu il suo capolavoro personale, perché furono viaggi pensati e organizzati con propri mezzi e con un sistematico perseguimento di obiettivi, le altre spedizioni furono il segno dell'avvenuto riconoscimento mondiale della sua professionalità, in quanto venne proprio invitato in qualità di fotografo ufficiale, nel Kanchenjunga dall'inglese William Douglas Freshfield e nelle altre imprese dal Duca degli Abruzzi, con il quale iniziò un felice sodalizio d'intenti. Le fotografie, che archiviava e numerava accuratamente, gli venivano richieste da diverse società geografiche (le immagini riportate dai viaggi in Caucaso furono ambitissime dai russi), da botanici, cartografi, glaciologi, geologi: a tale scopo Sella aveva messo assieme dei veri e propri cataloghi con listino prezzi, che inviava a chi gliene faceva domanda. Ma furono soprattutto gli alpinisti a trovarle di estremo interesse: le immagini del Karakorum del 1909, con Broad Peak, Torre Mustag e K2 ripresi dal basso con il teleobiettivo, furono di grande utilità alla spedizione americana di Charles Houston al K2, nel 1939, ma ancora nel 1954 furono accuratamente studiate da quella italiana di Desio! Scheda selezionata per il progetto Cultura Italia (Fondazione Querini Stampalia).
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