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Denominazione File :
SEC 100.jpg
Titolo attribuito :
Veduta di una piazza di Tianjin
Titolo serie/ sottoserie :
Luogo della ripresa :
Data della ripresa :
Autore fotografia :
Indicazioni sul soggetto :
Veduta di una piazza di Tianjin

Nel 1901, come a molte altre potenze straniere, fu garantito all'Italia una concessione commerciale nell'area della città di Tientsin (l'odierna Tianjin) in Cina. La concessione italiana, di 46 ettari, fu una delle minori concessioni concesse dal Celeste impero alle potenze europee. Dopo la fine della prima guerra mondiale la concessione austriaca nella stessa città fu inglobata in quella italiana. I termini di tale concessione vennero ridiscussi, e infine la stessa concessione venne di fatto sospesa, a seguito di un accordo tra la Repubblica Sociale Italiana e il governo filo-giapponese della Repubblica di Nanchino (che inglobò la concessione) nel 1944. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, la guarnigione italiana a Tientsin combatté contro i giapponesi, ma dovette poi arrendersi e pagare con la prigionia in Corea. La concessione di Tientsin, così come i quartieri commerciali italiani a Shanghai, Hankow e Pechino, furono nuovamente concessi alla Cina con il trattato di pace del 1947.
Definizione oggetto+spec :
Voci generiche :
N.Imm. Fondo :
100
N. Inv. Fondo :
0
Collocaz. Fondo-Scat. :
0
N.Imm. Archivio FAST :
16887
Fondo :
Berto Secoli
data acquisiz. Fondo :
22/07/2013
Note/Bibliografia :
SECOLI ROBERTO (Per tutti BERTO)
Nato a Treviso l’8 settembre del 1909, morto a Treviso il 30 maggio 2002.
Dopo l’avviamento commerciale presso l’Istituto Besta di Treviso ed un periodo come apprendista garzone, nel 1928 entra nella Marina Militare Italiana e dal 1929 è subito assegnato alla Compagnia Estremo Oriente che lo vede imbarcato nella R.N. Libia, impegnato in paesi come Cina e Giappone durante le operazioni italiane nella concessione di TIEN-TSIN, fino al 1931.
Dopo il periodo in marina è assunto come commesso in una cartoleria in città, per poi vincere il concorso che lo vede vigile urbano presso il Comune di Treviso. Era il settembre
del 1934. Da vigile, a vigile scelto, a brigadiere, a maresciallo, a comandante. Tutti i gradini fatti, in 40 anni di attaccamento e amore verso il Corpo dei Vigili Urbani di Treviso.
Qui inizia la sua opera che lo vede rispettoso dell’ordine da un lato e vicino e solidale con i cittadini dall’altro. Benemerito in varie attività sportive, folcloristiche e culturali, sempre legate all’amatissima città di Treviso.
Berto ha posseduto la tessera n.1 di sostenitore del Rugby Treviso, è stato l’artefice principale del ritorno della sfilata dei carri mascherati in città e quindi eletto presidente del Comitato Carnevale di Treviso dal 1968 al 1974, difensore delle tradizioni popolari Trevigiane.
Dirigente in associazioni cittadine quali l’Associazione Veterani Sportivi, l’Associazione Tarvisium Pro Loco, il Comitato Fiere di San Luca.
Ha ricevuto attestati di benemerenza dalla Croce Rossa Italiana, dal Touring Club Italia, dall’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia, dall’Associazione Marinai d’Italia.
Fondatore della sezione Trevigiana dell’I.P.A. (International Police Association), che è attualmente a lui intitolata, e presidente onorario dell’I.P.A. regionale.
Consigliere comunale di Treviso in due legislature nelle file del PSDI, partito Socialdemocratico, dal 1983 al 1990.
Onorificenze: Cavaliere della Repubblica nel 1963, Cavaliere Ufficiale della Repubblica 1976, e infine Commendatore della Repubblica nel 1982, con la firma del Presidente Sandro
Pertini.
Ha saputo superare, assieme alla moglie Elsa e al figlio minore Mario, la tragedia che li ha colpiti nel 1955, quando il figlio maggiore Renzo, sedicenne, morì in un incidente stradale mentre andava a scuola in bicicletta, investito da un rimorchio staccatosi dalla motrice.
Una vita intensa, vissuta con il suo carattere aperto di amicizia verso tutti e con la saggezza ed il rigore di chi deve far valere le leggi ed i regolamenti in contesti sempre più complessi.

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