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Denominazione File :
ARCHEO 444
Titolo attribuito :
Treviso, Fornace Guerra Gregorj
Luogo della ripresa :
Autore fotografia :
Indicazioni sul soggetto :
Treviso, Fornace Guerra Gregorj.
Definizione oggetto+spec :
Voci generiche :
N.Imm. Fondo :
444
N. Inv. Fondo :
0
Collocaz. Fondo-Scat. :
0
N.Imm. Archivio FAST :
12023
Fondo :
Archeologia Industriale
Note/Bibliografia :
L'immagine fa parte della Collezione Adriano Favaro.
La fornace Guerra-Gregory è localizzata a Sant'Antonino di Treviso, vicino al tratto del fiume denominato "Sile morto".
Nel 1840 Vincenzo Guerra fonda, su un preesistente opificio in aperta campagna, la fornace che in seguito porterà il suo nome. La zona di Sant'Antonino è ricca di argille adatte alla realizzazione del mattone. L'approvvigionamento della materia prima appare quindi conveniente e semplice. Inoltre, nella prima metà del secolo scorso viene attuato un processo di bonifica nel territorio compreso tra il Sile ed il Piave che contribuisce allo sviluppo della zona con un forte incremento dell'attività edilizia.

L'imprenditore organizza anche l'attività agricola circostante provvedendo alla costruzione di nuove case rurali accostate agli edifici industriali e costituendo così un'unico complesso produttivo.

Alla morte di Vincenzo Guerra, avvenuta nel 1870, gli succede nella direzione della fabbrica la figlia Regina, vedova di Bartolomeo Gregorj . Da Regina Guerra Gregorj la direzione passa al figlio Gregorio Gregorj.

In questi anni alla produzione di laterizi ne viene affiancata una artistica di piastrelle e statue, che renderà celebre la Gregory anche all'estero. Verso la fine del secolo il vecchio forno “a fuoco discontinuo”, a causa di un incendio, viene sostituito con uno più moderno a “fuoco continuo" del tipo Hoffmann. Del complesso fa parte anche un reparto detto “Sala degli Artisti”, ove operano pittori e scultori del tempo.

Nel 1963 l'attività della fornace cessa ed incomicia un lento deterioramento.

Il complesso occupa un'area molto vasta, al centro della quale è situata la fornace. Attorno vi sono altri sette edifici di diverse caratteristiche e diversa epoca. La ciminiera è mozzata, ma ancora ben strutturata. E' presente anche un edificio destinato ad abitazione operaia che testimonia il desiderio e la volontà da parte dell'impreditore di avvicinare maggiormente la forza lavoro alla fabbrica.

L'edificio più interessante è quello della fornace. La sua struttura ricorda l'impianto delle basiliche romane e la facciata asimmetrica è ritmata da quattro lesene con capitelli in pietra. A1 centro della facciata c'è un timpano che evidenzia l'ingresso principale sopra il quale è scolpita la denominazione della ditta. " da: "L'uso della fotografia applicata alla rappresentazione dei monumenti storico industriali della provincia di Treviso" Tesi di diploma di Nadia Pavan, A.A. 1996-97.

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