Rod Stewart è nato a Londra nel 1945. La sua passione per la musica, iniziata cantando nei gruppi "skiffle" di Londra, si rafforza con un tour europeo del folk-singer Wizza Jones, che lo porta con sè come corista. Nel 1964 entra ed esce da gruppi di british blues, suonando con John Paul Jones, futuro Led Zeppelin, Mick Fleetwood, Julie Driscoll e gli Steampacket di Long John Baldry. Col tempo Stewart entra nell'orbita di Jeff Beck, dove trova Ron Wood, con il quale stringe un'importante amicizia. Nel 1969 il Jeff Beck Group si scioglie e con Wood Rod si unisce ai Faces, gruppo erede degli Small Faces. Da questo momento, la carriera di Stewart si divide tra il solista ed il gruppo. Nel 1971 esce il suo terzo lp che grazie al singolo "Maggie May" sfonda letteralmente tutte le classifiche di vendita. La cosa avrà inevitabili ripercussioni nei Faces, cui il frontman farà pesare il nuovo status di star. Di fatto, la popolarità di "Rod the mod" contribuisce a spingere le vendite dei loro dischi, ma nel 1975 il divorzio con il gruppo si consuma. Il cantante vive un momento davvero d'oro: "Sailing", "Tonight's the night", "You're in my heart", lo impongono come superstar ma evidenziano il suo allontanamento dal rock in favore di un pop melodico molto dolce, cui fa da contrappeso la ruvida voce di Rod. I cambiamenti di stile non lo spaventano: nei primi anni '80 introduce elementi di pop-elettronico nelle sue interpretazioni, e si mantiene saldamente in testa a tutte le charts. Nel 1998 esce "When we were the new boys", in cui le chitarre e la voce tornano molto 'rock'. Dopo 100 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, il 2 marzo 2001 esce il nuovo album dal titolo "Human", su etichetta Atlantic Records.
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