Nella fotografia Silvana Mangano in una scena del secondo episodio del film "Le streghe" diretto da Vittorio De Sica e prodotto da Dino De Laurentiis. L'attrice nasce a Roma nel 1930. Rivelata da un concorso di bellezza nel 1946, esordì sullo schermo con "L'elisir d'amore" nel 1947, ma s'impose nel 1949 in "Riso amaro" (G. De Sanctis) per la sua sensualità prorompente. Nel 1949 sposò il produttore Dino De Laurentis, dal quale si separerà nel 1983. Il personaggio interpretato in "Riso Amaro", che le diede la notorietà e la fece entrare di diritto nel gruppo delle "maggiorate fisiche", venne poi esorcizzato in una carriera che la vide sempre più raffinata e intensa ("Il lupo della Sila" nel 1950; "Anna" di Lattuada nel 1952; "Mambo" nel 1954; "Ulisse" nel 1954), una delle presenze più interessanti del cinema italiano. Oltre a meritare due "Nastri d'argento" nel 1954 con il film "L'oro di Napoli" di Vittorio De Sica e nel 1963 con il film "Il processo di Verona", diede prova di capacità interpretativa in altre produzioni, tra le quali ricordiamo "La diga sul Pacifico" di R. Clement nel 1957; "La tempesta" nel 1958; "La grande guerra" (M. Monicelli, 1959); "Jovanka e le altre" (1960); "La mia signora" (1964), "Le streghe" (1967), "Lo scopone scientifico" di Luigi Comencini del 1972. Il meglio di sé lo ha dato con i registi come Pasolini ("Edipo Re", 1967; "Teorema", 1968) e Visconti ("La caduta degli dei", 1969; "Morte a Venezia", 1971, "Ludwig" nel 1973 e "Gruppo di famiglia in un interno" del 1974). Apparve ancora in "Dune" di D. Lynch nel 1984 e in "Oci Ciornie" di N. Michalkov nel 1987, in cui recitava al fianco di Marcello Mastroianni. E' morta a Madrid nel 1989.
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