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Denominazione File :
BOR 997
Titolo attribuito :
Venezia, Vittorio Gassman passeggia per Piazza S. Marco
Luogo della ripresa :
Data della ripresa :
Autore fotografia :
Indicazioni sul soggetto :
Vittorio Gasmann è nato a Genova il 1 settempre 1922 da una famiglia benestante di origine tedesca.
Ancora molto giovane si trasferì a Roma, dove frequentò l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica, nella quale studiavano anche altre importanti figure del cinema e del teatro italiano, come Paolo Stoppa, Rina Morelli, Adolfo Celi, Luigi Squarzina, Elio Pandolfi, Rossella Falk, Lea Padovani e, successivamente, Paolo Panelli, Nino Manfredi, Tino Buazzelli, Gianrico Tedeschi, Monica Vitti, Luca Ronconi e molti altri.
Il suo debutto teatrale avvenne a Milano nel 1943, con Alda Borelli, nella Nemica di Dario Niccodemi, si spostò quindi a Roma, al Teatro Eliseo, unendosi a Tino Carraro ed Ernesto Calindri in un trio che rimase celebre; con loro recitò in diverse opere, dalla commedia borghese al teatro intellettuale sofisticato, senza nessuna difficoltà apparente nel passare da uno stile all'altro.
Del 1945 è il suo debutto cinematogragico, in "Incontro con Laura", di Carlo Alberto Felice (pellicola purtroppo andata perduta), a cui segue, nel 1946, in "Preludio d'amore". L'anno successivo comparve invece in cinque film. Nel 1948 la sua celebre interpretazione in"Riso Amaro" mostrò il suo amore per il cinema e la sua capacità di eccellere sia davanti alla cinepresa che sul palco.
Fu con la compagnia di Luchino Visconti che Gassman ottennne i successi della maturità, assieme a Stoppa, Rina Morelli e Paola Borboni. Gassman interpretò un vigoroso Kowalski in "Un tram che si chiama desiderio" di Tennessee Williams, quindi recitò con enfasi in "Rosalinda" di Shakespeare e nell'"Oreste" di Vittorio Alfieri. Successivamente entrò nel Teatro Nazionale con Tommaso Salvini, Massimo Girotti e Arnoldo Foà, per un "Peer Gynt" (Ibsen) di successo.
Nel 1952, assieme a Luigi Squarzina, fondò e diresse il Teatro d'Arte Italiano, producendo la prima versione completa dell'"Amleto" in Italia, oltre a opere rare come la "Tieste" di Seneca o "I Persiani" di Eschilo.
Nel 1956, anno chiave della sua carriera, Gassman interpretò un memorabile "Otello" con il grande attore Salvo Randone, con cui si scambiava nei ruoli del Moro e di Iago. Poco dopo, in un programma televisivo intitolato "Il Mattatore", ottenne un inaspettato successo, e Il Mattatore divenne ben presto il soprannome che lo avrebbe acompagnato per il resto della vita. Quello stesso anno Gassman fu regista e attore di un film dedicato al teatro: una versione di Kean.
Vero perfezionista, aveva in odio la dizione imperfetta o le inflessioni dialettali (pur essendo in grado di rendere perfettamente, quando richiesto, la maggior parte dei dialetti italiani). In modo abbastanza coraggioso, accettò la sfida di dirigere l'"Adelchi", una delle opere meno note e meno "facili" di Alessandro Manzoni. La tournée di questo spettacolo raccolse mezzo milione di spettatori, attraversando l'Italia con il suo Teatro Popolare Itinerante (una nuova edizione del famoso Carro di Tespi).
Le sue produzioni teatrali comprendono molti dei più famosi autori del XX secolo, oltre a frequenti ritorni ai classici come Shakespeare, Dostoievskij e i Greci. Egli fondò inoltre una scuola di teatro a Firenze, che formò molti dei più talentuosi attori delle generazioni successive.
Per il cinema lavorò all'estero diverse volte, e durante uno dei suoi soggiorni ad Hollywood incontrò e sposò Shelley Winters.
Nonostante i suoi successi cinematografici, Gassman non abbandonò mai il teatro. Nell'ultima parte della sua carriera aggiunse la poesia al suo repertorio, aiutando a far conoscere in Italia dei lavori stranieri.
Gassman l'attore, sposò "solo" attrici: Nora Ricci (dalla quale ebbe la prima figlia Paola, attrice ella stessa e moglie di Ugo Pagliai), Shelley Winters (dalla quale ebbe la seconda figlia Vittoria Gassman), Juliette Maynel, che gli diede Alessandro (anche lui attore), e Diletta D'Andrea.
Gassman fu uomo di intense emozioni e di grande onestà intellettuale; i suoi notevoli senso dell'umorismo e autoironia, lo portarono negli anni '90 a prendere parte a un programma televisivo nel quale, in maniera molto formale e seria, recitava documenti come la bolletta del gas o il menù del ristorante. Queste "letture" vennero eseguite con la stessa abilità professionale che lo rese famoso recitando la Divina Commedia di Dante.
Molto acclamato come attore, Gassman venne talvolta criticato a causa della sua vita privata. I suoi divorzi (che suscitarono scandalo negli anni '50 e '60), il suo iniziale ateismo. Inoltre, nelle sue dichiarazioni e interviste, diede spesso commenti originali o poco convenzionali, talvolta con il chiaro intento di disturbare le posizioni culturali moderate; si guadagnò dei nemici nel mondo dell'arte per i suoi franchi giudizi.
Negli ultimi anni della sua vita fu vittima della depressione. Morì il 29 giugno 2000 per un attacco cardiaco nella sua casa di Roma.
Definizione oggetto+spec :
Formato :
Materia e tecnica :
Stato conservazione+spec :
Voci generiche :
N.Imm. Fondo :
997
N. Inv. Fondo :
997
Collocaz. Fondo-Scat. :
5
N.Imm. Archivio FAST :
10452
Fondo :
Borlui
data acquisiz. Fondo :
27/12/2005
Note/Bibliografia :
11,5X17,5cm
Scheda selezionata per il progetto Cultura Italia (Fondazione Querini Stampalia).

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